I soggetti ipersensibili ai metalli possono riscontrare numerosi sintomi associati al sistema immunitario iperattivo, quali stanchezza cronica, dolori articolari e muscolari, deficit cognitivo, depressione, mal di testa, fibromialgia ed eruzioni cutanee. MELISA è un esame del sangue scientificamente provato e clinicamente riconosciuto, che diagnostica l’ipersensibilita’cellulare di tipo IV a diversi metalli, come ad esempio il mercurio, l’oro, il palladio e il titanio. (1)
L’esposizione a componenti metalliche presenti in otturazioni dentali e corone, impianti chirurgici, protesi articolari e inquinanti ambientali, puo’ causare problemi di salute in individui sensibili, laddove si riscontrino reazioni allergiche. MELISA identifica il grado di predisposizione del paziente all’ esposizione a metalli e possibili effetti collaterali. Il test rivela quali metalli vengono tollerati dal sistema immunitario e quali possono provocare una reazione avversa. Tali informazioni sono particolarmente utili nel preparare un intervento chirurgico o dentistico, al fine di stabilire quali componenti possono essere tollerati dall’organismo.
Nell’ambito di uno studio clinico, il test MELISA e’ stato applicato su pazienti affetti da stanchezza cronica . In seguito alla rimozione di protesi dentarie contenenti metalli allergenici diagnosticate dal test, il 76% dei pazienti ha riscontrato un notevole miglioramento delle condizioni di salute.(2) Un ulteriore studio su pazienti affetti da malattie autoimmunitarie, dimostra come la rimozione di otturazioni dentarie evidenziate dal test MELISA abbia contribuito a un miglioramento del 71% dei soggetti testati.(3) In una successiva ricerca, il test Melisa e’ stato applicato per rilevare l’allergia ai metalli su pazienti affetti da fibromialgia. In base agli esiti e alla conseguente diminuzione dell’esposizione a metalli problematici, la fibromialgia non risultava nella diagnosi della metà (il 50%) dei soggetti testati, mentre la restante meta’ riferiva un netto miglioramento dei sintomi.(4)
MELISA misura se il sistema immunitario reagisce a specifici metalli, non misura il livello dei metalli nell’organismo. Altri test, come l’analisi dei capelli, quantificano gli escreti o gli attuali livelli di mercurio o altre sostanze, ma questi, solitamente, si trovano al di sotto della soglia ufficiale di sicurezza. Per individui ipersensibili, non esiste una soglia specifica ; solo poche tracce di componenti metalliche possono causare sintomi di reattivita’del sistema immunitario.(5) Questa reazione persistera’ fino alla rimozione della fonte d’esposizione.
L’allergia ai metalli è un fattore ampiamente documentato in casi di fallimento delle protesi. La necessita’di svolgere test allergologici in pazienti sensibili è riconosciuta sia da produttori di impianti che da medici chirurghi. La prevalenza di ipersensibilità ai metalli in pazienti con impianti è significativamente più alta rispetto alla popolazione generale, un tasso maggiore e’ riscontrato in pazienti con dispositivi di impianti in fallimento.(6) Gli studi rivelano che, per la diagnosi di possibili sensibilità ai metalli in pazienti con impianti, i test di trasformazione dei linfociti sono più idonei dei patch test tradizionali.(7) Le reazioni d’ ipersensibilita’ relative all’impianto sono mediate dalle cellule T sensibilizzate, e la relazione tra l’ipersensibilità della pelle e quella sistemica è definita vagamente. La mancanza di standardizzazione, la valutazione soggettiva e le irritazioni contribuiscono a ridurre l’affidabilità del patch test.
La clinica Mayo non ha riscontrato reazioni positive al titanio in oltre un decennio di patch test, nonostante i molti casi pubblicati riguardanti l’allergia al titanio (8). In uno studio del 2006, il test MELISA e’ stato applicato su 56 pazienti sintomatici esposti al titanio contenuto in impianti dentali. Su 56 pazienti esaminati, 21 soggetti (il 37,5%) risultavano positivi al titanio. Viceversa, il patch test applicato sugli stessi pazienti risultava negativo al componente. In seguito alla rimozione di protesi di titanio dei pazienti ipersensibili, si e’ riscontrato un notevole miglioramento clinico. È importante ricordare che tracce di metalli, come il nichel e l’alluminio, sono presenti anche nel titanio commercialmente puro, in seguito al processo di produzione.(5, 10)
Recenti studi hanno dimostrato che l’allergia ai componenti in cementi ossei (11,12) possono costituire il fattore causale di fallimento congiunto. MELISA è in grado di testare le componenti nei cementi ossei e determinarne l’ ipersensibilita’.
Malattia di Lyme (Borreliosi): Il test MELISA è stato clinicamente riconosciuto per la diagnosi della malattia di Lyme. (13) Il test MELISA è uno strumento particolarmente utile nelle diagnosi della malattia Lyme in casi sierologicamente e clinicamente complessi.(14)
Glutine:Un applicazione supplementare di MELISA consiste nelle diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca.
MELISA testa i globuli bianchi del paziente contro un gruppo di presunti allergeni, in base alla sua anamnese medica e odontoiatrica. La reazione viene misurata utilizzando due criteri distinti: l’assorbimento di radioisotopi dei linfociti che si dividono, e la valutazione da microscopio. L‘esito del test rivela il livello di reattività mediante un indice di stimolazione, ed elenca le fonti di esposizione più comuni.
Prima di svolgere il test, per stabilire a quali metalli il paziente è attualmente esposto, viene utilizzato un questionario. l campione di sangue può essere inviato a qualsiasi laboratorio autorizzato MELISA entro 48 ore dal prelievo (preferibilmente entro 24 ore). Il campione di sangue deve essere conservato a temperatura ambiente e inviato in tubi speciali, forniti dal laboratorio. La quantità di sangue necessaria dipende dalla quantita’ di antigeni da testare. Per l’ analisi su 10 metalli sono necessari 36 ml di campione di sangue, o 4 tubi grandi. Steroidi o altri farmaci immunosoppressori possono influenzare il risultato del test, cosi’ come le principali infezioni sistemiche (Strafilococco etc).
1. Valentine-Thon E, Schiwara HW. Validity of MELISA for metal sensitivity testing. Neuroendocrinology Letters 2003;24(1/2):5764. Article
2. Stejskal V, et al. Metal-specific lymphocytes: biomarkers of sensitivity in man. Neuroendocrinology Letters 1999; 20:289-298. Article
3. Prochazkova J. Sterzl I, Kucerova H, Bartova J, Stejskal V, The beneficial effect of amalgam replacement on health in patients with autoimmunity. Neuroendocrinology Letters 2004;25(3):211-218. Article
4. Stejskal V, Ockert K, Bjørklund G. Metal-induced inflammation triggers fibromyalgia in metal-allergic patients. Neuroendocrinology Letters 2013;34(6):559-65. Article
5. Harloff et al. Titanium allergy or not? “Impurity” of titanium implant materials. Health 2010(2);4;306-310 Article
6. Hallab N, Merritt K, Jacobs, J. Metal sensitivity in patients with orthopedic implants. The Journal of Bone and Joint Surgery 2001;83:428. Abstract
7. Hallab NJ, Anderson S, Stafford T, Glant T, Jacobs JJ. Lymphocyte responses in patients with total hip arthroplasty. J Orthop Res. 2005;23(2):384-91. Abstract
8. Davis M et al. Patch testing with a large series of metal allergens: findings from more than 1,000 patients in one decade at Mayo Clinic. Dermatitis 2011;22(5):256-71. Abstract
9. Müller K, Valentine-Thon E. Hypersensitivity to titanium: Clinical and laboratory evidence.
Neuro Endocrinol Lett 2006; 27(Suppl 1):31-35. Article
10. Schuh A, Thomas P, Kachler W, Göske J, Wagner L, Holzwarth U, Forst R. [Allergic potential of titanium implants]. Orthopade 2005;34(4):327-8, 330-3. Abstract
11. Thomas P. et al. Allergy towards bone cement. Orthopade 2006;35(9):956, 958-60. Abstract
12.Thomas B. et al. High frequency of contact allergy to implant and bone cement components, in particular gentamicin, in cemented arthroplasty with complications: usefulness of late patch test reading. Contact Dermatitis 2015;73(6):343-9. Abstract
13. Valentine-Thon E, Ilsemann K, Sandkamp M. A novel lymphocyte transformation test (LTT-MELISA) for Lyme borreliosis.Diagn Microbiol Infect Dis 2007;57:27-34. Article
14. Puri B, Segal D, Monro J. Diagnostic use of the lymphocyte transformation test-memory lymphocyte immunostimulation assay in confirming active Lyme borreliosis in clinically and serologically ambiguous cases.Int J Clin Exp Med 2014;7(12):5890-5892.